venerdì 4 dicembre 2009

Linux! Linux!! Linux!!!



Come evocare un ottimo bianco... :-D
Allora, qualche amico ha incontrato problemi nel riuscire a gustarsi la partita della comune squadra del cuore (sì, non ve l'ho ancora detto, è il leggendario Genoa, ed io sono un appassionatissimo Grifone) cercando di comprare il servizio di Mediaset Premium (veramente volevo scriverlo più volgarmente, ma poi finisce che mi chiudono il blog).
Risultato: soldi spesi (male) e partita seguita per radio, e ora sono lì che rattellano al telefono con poveri operatori sottopagati che nulla sanno e nulla possono.
Maccome, si dirà, con tutto lo streaming che c'è in rete ? L'obiezione è stata (non ti offendere Giulione, se la riporto integralmente: lo sai che ti stimo ;-) ):(parlando di TVU) "Tempo fa lo avevo installato ma poi l'antivirus e l'antispyware mi hanno segnalato che aveva infettato non solo il pc ma anche il televisore, la lavatrice e la bistecchiera! Scherzi a parte a volte si vede ma è un ricettacolo di porcherie informatiche che insozzano il computer."

Eh già, noi siamo privilegiati: magari alcuni di quei protocolli su Linux non girano, però possiamo fare di meglio, e da qui nasce il senso della riflessione che riporto in questo post.

La maggior parte degli utenti di un pc/notebook/netbook statisticamente usa lo strumento prevalentemente per funzioni di:
- networking
soprattutto il browser, come Mozilla Firefox, Opera, Netscape, Safari, Chrome, o, purtroppo (soprattutto per chi lo usa), Internet Explorer.
Il browser ha già sostituito buona parte delle applicazioni specifiche (con il browser ed i suoi plugin si gestisce già ora il web con i suoi bei forum, social networking (a propo, imo la fine di facebook è questa), le mail, il gaming di rete, il blogging, usenet, le foto, i file multimediali, il file sharing, il drawning, lo storage in rete, il voip e fra un po', visto la tendenza al cloud computing, TUTTE le applicazioni necessarie, anche quelle professionali)
- gestione documenti office suite
- storage personale.
- gaming installato stanziale

Trascurando l'aspetto del gaming stanziale nelle ultime versioni, che richiede hardware e software specifico, usare una macchina per questi scopi con Windows a gestire il sistema è esattamente come vedere il Genoa con Mediaset.
Pagare per avere un pacco.

Linux (Ubuntu o Fedora, tra le distro più diffuse, ed io, come si sa, uso la seconda), sistema operativo libero, gratuito, aperto, condiviso, ormai è abbondantemente maturo e particolarmente adatto per un uso del genere, soprattutto per ciò che riguarda la sicurezza, e chi passa a Linux ne rimane solitamente così soddisfatto che non sente più la necessità di tornare a Win, o almeno questa è la mia esperienza degli ultimi cinque anni.
Niente più virus, niente più menate.



Certo, su Linux, almeno per ora, non si trova tutto quello che c'è su Win (sotto certi aspetti, in verità, molto, ma molto di più), ma a tutto c'è rimedio, purchè la macchina utilizzata non soffra in termini di prestazioni.

Un PC desktop, per fare un esempio (prezzi da prestazioni medio basse, ma più che sufficienti per un utente normale), sostanzialmente è composto da un case (contenitore o chassis) (ca 30-40 E) con alimentatore (ca 40 E), una scheda madre (ca 60 E), un processore (detto CPU, possibilmente dual core, cioè con due unità dentro, praticamente due processori in uno, meglio ancora se quad core, cioè quattro unità in uno) (core 2 duo ca 80 E; quad core ca 120 E) , una scheda video (a partire da 30 E), banchi di memoria volatile (la RAM, random access memory) (4 GB ca 60 E), uno o più dischi fissi (1 TB ca 80 E), un masterizzatore DVD o Blue Ray (da 20 a 140 E), ed altre eventuali periferiche, comunque non indispensabili.

Scheda madre, CPU, scheda video e RAM vanno a braccetto e devono essere assemblati con il giusto criterio tecnico ed economico, l'alimentatore deve avere una potenza adeguata alla richiesta dei componenti, il case deve essere ben ventilato.

Con un buon core 2 duo (dual core di seconda generazione con 4 Mb di cache di 2° livello, tecnologicamente già vecchiotto) e 4GB di RAM, Linux kernel 2.6.31 (il più recente) gira alla perfezione, e permette di far girare, senza particolari rallentamenti, due programmi essenziali per i nostalgici di Win: Wine, che permette di installare e far girare dentro Linux alcune applicazioni (parecchie direi) che si trovano solo in versione Win, e Virtualbox, un programma di virtualizzazione molto diffuso e molto funzionale.

Una volta installato come un qualunque programma di Linux (Virtualbox viene rilasciato anche come applicazione nativa di Linux) lo si lancia e, dopo pochi semplici settaggi, si installa dentro di questo il sistema operativo che si vuole, esattamente come si farebbe normalmente, il quale, una volta installato, rimarrà residente in virtualbox.

Basta quindi, dentro Linux, far partire virtualbox e lanciare il sistema operativo desiderato (ce ne possono essere installati parecchi a seconda della capienza e delle prestazioni del PC); winXP, ad es, va alla grande, e dentro questo sistema (come se fosse una scatola dentro un'altra scatola, tipo matrioska) ci si può installare, entro certi limiti prestazionali, ciò che si vuole in forma nativa (ad es TVUPlayer, SopCast, Mediacenter, PPLive, U95, UUSee, TVants, StreamerOne, ecc.), e gli eventuali danni da virus o malware, sempre che ve ne siano, si risentiranno solo dentro la scatola interna, che si può gestire come si vuole, proprio come se fosse un criceto dentro una ruota....

Allora: che aspettate a fare il grande passo ? ;-)