mercoledì 24 giugno 2009

Fedora 11 x86_64 - Un esempio di configurazione


Bene, ciao a tutti.
Come dicevo nel post precedente, visto che mi sono stufato di saltabeccare in rete per trovare delle istruzioni con criterio sequenziale adeguato alle mie installazioni (e soprattutto soluzioni riunite per i piccoli problemini che si incontrano) ho buttato giù la lista delle operazioni che ho svolto installando il sistema operativo ex novo.
Visto che tutto funge, ho pensato di metterle in rete in modo che possano essere eventualmente utili a qualcun altro; ovviamente sono considerazioni da niubbo per niubbi, ma tutto serve... ;-)

Fedora è a mio parere un Linux eccellente, soprattutto per ciò che riguarda l'utilizzabilità e configurabilità del sistema, oltre che un aspetto grafico più che gradevole ed ormai all'altezza, se non nettamente superiore, ai blasonati, e costosi, cugini closed source (quindi è chiaro che non mi rivolgo ai fratelli Linux e BSD).

L'installazione è stata effettuata su MSI Nevada XG2 con CPU T7200 e scheda grafica nVidia Geforce Go 7600 con 256 Mb RAM, ma il sistema è stato testato egregiamente (almeno fino alla F10) su notebook Packard Bell Easynote 3400, HP Pavilion dv6137ea, HP Pavilion dv6165ea, Toshiba Satellite P100-109, Asus Z53J.

Ciò che viene elencato in seguito è una sequenza di operazioni da effettuarsi dopo una installazione base dal DVD per Fedora 11 x86_64 Desktop
Si da per scontato che venga fatto l'opportuno partizionamento del disco a seconda delle necessità.
Per tutte le altre necessarie istruzioni di base (oggettivamente poche) vi rimando all'ottimo sito di Fedoraonline od al Fedora Project.

Io, ad es, ho preferito mantenere attive due partizioni primarie in più per installare separatamente Ubuntustudio (per il kernel real-time) e una di WinXP nativa (oltre quella virtualizzata) per ogni eventualità.
Sul 500 gb interno ho quindi Fedora 11 completa su partizione primaria da 40 Gb, senza suddividere boot e home in partizioni specifiche, dando quindi spazio a una secondo DE (KDE, ad es. ed a eventuali virtualizzazioni), una partizione estesa contenente una partizione logica ext3 da 350 Gb ed una swap da 3Gb, un partizione primaria con UbuntuStudio da 30 Gb ed un'altra primaria con WinXP da 40 Gb,
Entrambe le distro Linux accedono alla partizione condivisa ext3 mediante password di amministratore.

Fedora viene installata di default con Gnome, e le istruzioni che seguono sono testate su quello.
E' comunque possibile installare anche KDE in seguito tramite il package manager.

Il GPK Gnome Package Manager (GUI per Yum) installato di default funziona bene, ma io sono abituato ad utilizzare Yum Extender (Yumex), a mio avviso la migliore interfaccia grafica per Yum sotto Fedora.
Yumex consente di avere sott'occhio tutti i repo installati, i pacchetti suddivisi per categorie, ma soprattutto le info sui pacchetti componenti ed il log e lo stato di avanzamento dello scaricamento, comprese le varie problematiche di contatto con i repo ed i tentativi di mirroring, per sapere sempre a che punto si è, specie nel caso di scaricamenti multipli, come accade periodicamente in fase di aggiornamento a blocchi.

Fedora riconosce di default una buona quantità di schede wireless (diversamente da Ubuntustudio che di default non ne ha voluto sapere), quindi è facile che appena installato la scheda wireless sia già in grado di mostrare la presenza della vostra rete wireless (la mia Intel Corporation PRO/Wireless 3945ABG [Golan] Network Connection è stata riconosciuta al volo); selezionate l'ESSID che compare nell'elenco a tendina nella tray-icon ed inserite la chiave (password) che avete impostato nel router (perchè l'avete impostata, no ? :-) )
Dovreste a questo punto essere in grado di accedere ad internet,
N.B. All'atto del reboot, potrebbe esservi richiesta nuovamente la password: non digitatela e date annulla. La rete wireless sembrerà non funzionare. Andate sulla icon-tray della rete e scegliete il vostro ESSID, e, senza fare altro, la rete funzionerà (la vostra pw è già stata memorizzata)

La sequenza di operazioni di seguito riportata, se rispettata, è a mio parere l'ideale per sveltire il processo di configurazione.

In ogni caso, in questa guida ci sono altre ottime istruzioni.

Ho saltato volutamente l'installazione di real player come descritta nel sito citato (ma il browser ha comunque i suoi bravi plugins) e dei font windows truetype, perchè a mio parere non indispensabili.
La guida riportata comunque ne riporta le istruzioni.

[nel seguito:
a) “da console root” significa:
- aprire una console
- digitare “su” (enter)
- immettere la password amministratore (enter)
L'alternativa è dare il comando premettendo sudo, ma bisogna prima essersi settati come sudoer, come descritto in seguito.
b) io uso gedit, ma si può benissimo usare un altro editor di testo ;-) ]

*Installare yumex ed i repository rpmfusion*
da console root
# yum -y install yumex

*Scaricare i repository rpmfusion*
da console root
# rpm -Uvh http://download1.rpmfusion.org/free/fedora/rpmfusion-free-release-stable.noarch.rpm http://download1.rpmfusion.org/nonfree/fedora/rpmfusion-nonfree-release-stable.noarch.rpm

*Installare i repository rpmfusion (aggiornamento chiave GPG)*
lanciare yumex
nell'elenco da aggiornare (di certo insieme ad un sacco di altri aggiornamenti :-) ) si troveranno i repository ancora da installare: selezionarli per l'aggiornamento (importazione chiave GPG) e dare l'elabora coda

*Installare yum-presto e yum-plugin (migliorano la gestione di yum)*
lanciare yumex
selezionare “tutti” e cercare
yum-presto (utile per rendere rapidi gli aggiornamenti)
quindi cercare yum-plugin e selezionare quelli ritenuti più utili, come ad es:
yum-plugin-fastestmirror
yum-plugin-basearchonly
yum-plugin-downloadonly
yum-plugin-filter-data
yum-plugin-list-data
yum-plugin-tmprepo
selezionarli e lanciare l'elabora coda
al termine chiudere yumex

*Riattivare l'utente root*
da console root
# gedit /etc/pam.d/gdm
commentare con # la linea:
auth required pam_succeed_if.so user != root quiet
salvare ed uscire da gedit
digitare
# gedit /etc/pam.d/gdm-password
e ripetere l'operazione
salvare ed uscire da gedit

(N.B. Per Fedora 10 l'operazione
# gedit /etc/pam.d/gdm
è sufficiente)

*Abilitare sudo*
è necessario essere fra gli utenti sudoers
NB vostronome è il nome di login e la vostra home
da console root
# chmod +w /etc/sudoers
# echo 'vostronome ALL=(ALL) NOPASSWD:ALL' >> /etc/sudoers
# chmod -w /etc/sudoers
# exit

*Scaricare driver scheda video*
verificare il kernel in esecuzione (sistema-informazioni sul computer)
individuare il modello di scheda presente (se non lo conoscete, scaricate l'ottimo hardinfo con yumex) e, in yumex, digitate kmod per trovare il driver della scheda corrispondente al kernel caricato

riavviare il sistema (anche per verificare la correttezza del driver caricato)

*Installare gparted*
lanciare yumex
selezionare “tutti”
cercare gparted, selezionarlo e lanciare l'elabora coda
al termine chiudere yumex

*Rendere leggibile, scrivibile, ed eseguibile una eventuale partizione ext3 separata*
se la partizione non ha ancora etichetta, lanciate gparted, smontate eventualmente la partizione ext3, attribuitegli l'etichetta (ad es. nel mio caso ho una partizione ext3 da 350 Gb su un HD interno da 500 Gb, che ho chiamato HD350GB)
uscite da gparted
montate la partizione (vi verrà chiesta la password root) e verificate l'esistenza della directory in media (nel mio caso /media/HD350GB)

da console root
# chmod 777 -R /media/HD350GB
dove HD350GB è l'etichetta della partizione che avete prima attribuito

In alternativa, lanciate “autorizations” in sistema/preferenze, ed alla voce disk/mount a system-internal device selezionate la voce
Admin Authorization (keep indefinitely)
in questo modo verrà chiesta la password di amministratore solo la prima volta che verrà montato

*Individuare al volo l'UUID della partizione*
lanciate gparted, selezionate la partizione col tasto destro e scegliete “informazioni” :-)

*Modificare le directory di default*
editare
$ home/xxxx/.config/user-dirs.dirs

*Modificare Grub*
malgrado avessi installato in sequenza prima WinXP e poi Ubuntustudio, il grub di Fedora, il cui stage 2 operativo è stato installato nel boot di Fedora, come volevo, mi ha visto solo WinXP (Other). Poco male.
Le modifiche che ho fatto sono le seguenti:

da console root
# cp /etc/yum.conf /etc/yum.conf.backup
# gedit /etc/yum.conf
modificare installonly_limit portandolo da 3 a 5
salvare e chiudere gedit

I cinque kernel consentono di mantenere memorizzato almeno un kernel precedente all'eventuale modifica fatta con l'aggiornamento, per sicurezza in caso di kernel failure

sempre da console root
# cp /boot/grub/grub.conf /boot/grub/grub.conf.backup
# gedit /boot/grub/grub.conf
Ho modificato, già che c'ero, il timeout di grub, portandolo da 5 a 20 (l'operazione poteva essere fatta anche da menù amministrazione)
ho quindi aggiunto il lancio verso Ubuntustudio, con questo risultato:

default=0
timeout=20
splashimage=(hd0,0)/boot/grub/splash.xpm.gz
hiddenmenu
title Fedora (2.6.29.4-167.fc11.x86_64)
root (hd0,0)
kernel /boot/vmlinuz-2.6.29.4-167.fc11.x86_64 ro root=UUID=8c007f63-8040-4a53-9f17-36228dbcd89c rhgb quiet
initrd /boot/initrd-2.6.29.4-167.fc11.x86_64.img
title UbuntuStudio 9.04, kernel 2.6.28-3-rt
root (hd0,2)
kernel /boot/vmlinuz-2.6.28-3-rt root=UUID=ef889ec2-7891-3674-9505-a06ac58d046a ro quiet splash
initrd /boot/initrd.img-2.6.28-3-rt
quiet
title WindowsXP
rootnoverify (hd0,3)
chainloader +1

E' ovvio che (hd0,x), così come i codici UUID ed i kernel releases seguono la logica delle partizioni e dei sistemi operativi che ho impostato in quel momento sul mio notebook, e che quindi dovranno essere modificati in funzione delle proprie.
Se non sapete quali sono, c'è sempre il buon amico gparted a togliere i dubbi su partizioni ed UUID, mentre dovrete avere l'accortezza di segnarvi ed apporre il giusto kernel degli altri sistemi linux installati, modificando grub in caso di aggiornamento di questi (quello di Fedora verrà aggiornato automaticamente).
Salvare e chiudere gedit
A questo punto grub mostra le tre opzioni (Fedora, Ubuntustudio e WinXP), e potrà memorizzare almeno un kernel aggiuntivo di Fedora in caso di aggiornamento.

*Installare aggiornamenti*
lanciare yumex
selezionare gli aggiornamenti (io consiglio di farlo per gruppi di programmi, e non tutti insieme) e lanciare l'elabora coda
al termine chiudere yumex

*Installare Flash player su piattaforma x86_64 (noto visualizzatore flash nei browser, indispensabile per youtube ed affini)*
Facile ed immediato (grazie Miranda !!)
Scaricare il file Flash da qui
il plugin a 64 bit versione alfa libflashplayer-10.0.22.87.linux-x86_64.so.tar.gz (basta con il 32 bit !)
Se lo avete scaricato nella cartella Scaricati, a terminale da utente digitate:
$ cd /home/vostronome/Scaricati
quindi digitate:
$ sudo tar -zxvf libflashplayer-10.0.22.87.linux-x86_64.so.tar.gz -C /usr/lib64/mozilla/plugins
riavviate Firefox o il browser basato su Mozilla che state usando
Finito, e senza tanti casini !
Già che ci siete installate anche
$ sudo yum install nspluginwrapper.{i586,x86_64} alsa-plugins-pulseaudio.i586
per completare eventuali dipendenze utili, specie sotto l'aspetto audio

nel caso usiate Opera:
andate sul sito e scaricate la versione .rpm
doppio clic e partirà l'installazione automatica
verificate la corretta installazione, quindi CHIUDETE OPERA (in questo momento il plugin probabilmente ancora non funzionerà)
aprite la cartella nascosta .opera presente nella vostra home, aprite il file pluginpath.ini e verificate che siano presenti le seguenti linee
/usr/lib/opera/plugins=1
/usr/lib/flash-plugin=1
/usr/lib/mozilla/plugins=1
/usr/lib64/mozilla/plugins-wrapped=1
quelle che mancano aggiungetele e tutto funzionerà

*Installare Java Runtime Environment su piattaforma x86_64 (per Firefox ed Opera)*
Sembra una cosa semplice, ma, almeno per me, non lo è stata.
Una cosa che mi ha mandato fuori strada inizialmente è stato il consiglio di Sun sulla pagina di download del sito di Java, dove consigliava la versione a 32bit anche ai sistemi x86_64.
Non va bene (o almeno nel mio caso non ha funzionato).
Fedora installa di defaul la versione openJDK, che ha ancora dei limiti.
Miranda, nella guida citata sopra, non ne richiede la disinstallazione in caso di scaricamento della versione di Sun, prevedendo il comando "alternatives".
Io, per andare sul sicuro, ho disinstallato comunque la versione di default (java-1.6.0-openjdk) e la versione a 32bit che avevo inopportunamente installato, ed ho riavviato il sistema per poter ripartire da zero.

Avviate Yumex
cercate il file java-1.6.0-openjdk e togliete la spunta
cercate jre e se vi compaiono altre versioni togliete la spunta anche da queste
date l'elabora coda
uscite da Yumex e riavviate

Dopodichè ho seguito i consigli della guida per la versione a 64bit, che riassumo brevemente:

Scaricare dal sito di Sun la versione "Linux x64 RPM" (verrà scaricato il file jre-6u14-linux-x64-rpm.bin)
Supponendo che lo abbiate scaricato nella cartella "Scaricati" della vostra home, aprite la console e digitate:
$ cd /home/vostronome/Scaricati
quindi digitate:
$ sudo sh jre-6u14-linux-x64-rpm.bin
premete il tasto spazio fino alla fine dell'accordo di licenza, quindi digitate "yes"
al termine dell'installazione applicate il comando alternatives (si, lo so, openjdk è stato tolto, ma seguire pedestremente i consigli non fa mai male) digitando:
$ sudo /usr/sbin/alternatives --install /usr/bin/java java /usr/java/default/bin/java 20000
questa operazione fa un rimando in più (alla cartella /etc/alternatives), ma fa lo stesso; quindi digitate:
$ sudo /usr/sbin/alternatives --install /usr/lib64/mozilla/plugins/libjavaplugin.so \
libjavaplugin.so.x86_64 /usr/java/default/lib/amd64/libnpjp2.so 20000
(NB la frase va copiata integralmente perchè è un comando unico)
Una volta terminato, uscire da Firefox, se è aperto, e riavviare il sistema.
Firefox a questo punto sarà OK, e potrete verificarlo con il comando about:plugins sulla barra dell'url, dove noterete che Java utilizza il plugin libnpjp2.so , che si trova nella cartella /usr/java/default/lib/amd64 .

Il problema a questo punto è Opera; questo, infatti, continuerà a puntare alla cartella del Java openJDK.
Per poter far funzionare Java sarà necessario farlo puntare alla cartella giusta, contenente i files libjava.so e libawt.so, come descritto qui.
Ricerchina del file libjava.so nel file system, e troverete il file situato nella cartella /usr/java/jre1.6.0_14/lib/amd64
A questo punto, avviato Opera, menù Strumenti-Preferenze-Avanzate-Contenuti, spuntate la casella "Attiva Java" (se non lo fosse ancora), cliccate sul pulsante "opzioni di Java" e scrivete (o copincollate) il percorso /usr/java/jre1.6.0_14/lib/amd64 .
Cliccando sul pulsante "Convalida persorso Java" ne riscontrerete il funzionamento.

*Installare la libreria libdvdcss*
attualmente è solo nel vecchio repository livna e non è ancora stato implementato in rpmfusion
per installarla è necessario attivare il repository livna

$ sudo rpm -ivh http://rpm.livna.org/livna-release.rpm
lanciare yumex
selezionare “tutti” e cercare libdvdcss
selezionarlo e dare l'elabora coda
durante l'installazione verrà richiesto di importare la chiave GPG: rispondere “yes”
chiudere yumex.

Nel prossimo post, i pacchetti/programmi aggiuntivi che ho installato.

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